25 mag 2007

Un'equilibrista sulla corda

Un'equilibrista sulla corda.
Lo vedi?
Sembra non abbia fatto altro nella vita che starsene a passeggio lì su.
Sorride,sicuro.
Mi sono sempre chiesta quanta paura abbia di cadere.
Forse non ne ha.
O forse é proprio la paura di cadere che lo fa arrampicare ogni volta.
Tu non sei un equilibrista nato.
E si nota.
Non sorridi, sicuro.
E adesso che stai perdendo l'equilibrio resti immobile.
Ma te lo immagini un equilibrista immobile?
E' proprio nel momento in cui perde l'equilibrio che comincia a muoversi.
Cerca un'altro punto di appoggio,più stabile.
Correndo il rischio di trovarne uno meno stabile e cadere.
Ma altrimenti cadrebbe comunque,no?
Dove sono i tuo piedi?

23 mag 2007

Frammenti di discorsi poco....

Le relazioni non si costruiscono sulle paranoie ma sulle larghezze

Max

10 mag 2007

Frammenti di discorsi...

So quello di cui ho bisogno e non accetto niente che sia inferiore per cui debba sforzarmi di credere che non lo sia.

Dedica

Itaca

Quando ti metterai in viaggio per Itaca
devi augurarti che la strada sia lunga
fertile in avventure e in esperienze.
I Lestrigoni e i Ciclopi
o la furia di Nettuno non temere,
non sarà questo il genere d'incontri
se il pensiero resta alto e il sentimento
fermo guida il tuo spirito e il tuo corpo.
In Ciclopi e Lestrigoni, no certo
né nell'irato Nettuno incapperai
se non li porti dentro
se l'anima non te li mette contro.

Devi augurarti che la strada sia lunga
che i mattini d'estate siano tanti
quando nei porti - finalmente e con che gioia -
toccherai terra tu per la prima volta:
negli empori fenici indugia e acquista
madreperle coralli ebano e ambre
tutta merce fina, anche aromi
penetranti d'ogni sorta, più aromi
inebrianti che puoi,
va in molte città egizie
impara una quantità di cose dai dotti.

Sempre devi avere in mente Itaca
- raggiungerla sia il pensiero costante.
Soprattutto, non affrettare il viaggio;
fa che duri a lungo,per anni, e che da vecchio
metta piede sull'isola, tu, ricco
dei tesori accumulati per strada
senza aspettarti ricchezze da Itaca.

Itaca ti ha dato il bel viaggio,
senza di lei mai ti saresti messo
in viaggio: che cos'altro ti aspetti?
E se la trovi povera, non per questo Itaca ti avrà deluso.
Fatto ormai savio, con tutta la tua esperienza addosso
Già tu avrai capito ciò che Itaca vuole significare.

Kavafis

6 mag 2007

La storia della lampada a petrolio

Era il millenovecento e qualcosa..quasi quaranta forse. In questo paese esisteva una cosa che si chiamava "fare l'amore". Fare l'amore era quello che facevano due giovani fidanzati : si incontravano a casa dei genitori e parlavano al lume della lampada a petrolio in un angolo della stanza..a due metri dalla famiglia. Quello era fare l'amore.
Angelina era una giovane fortunata poiché riusciva a fare l'amore col suo ragazzo a circa quattro metri dalla famiglia. Aveva,infatti, una vista acutissima e poteva infilare il filo nell'ago quasi al buio. Si metteva con il ragazzo vicino alla finestra più lontana dalla lampada a petrolio. Così cuciva e faceva l'amore .
Poi, per un periodo, venne portata l'elettricità nelle case. Razionata secondo orari imposti. Due o tre ore al giorno al massimo. Che bello. Tutti si abituarono presto alla nuova luce.
Poi venne una guerra e l'elettricità sparì.
Angelina era una giovane come tutte le altre adesso. Dopo essersi abituata alla luce elettrica non riusciva più ad infilare il filo nell'ago quasi al buio e così cominciò a fare l'amore seduta vicino alla mamma e alle sorelle.

Le idee confuse, numero uno

Le idee confuse sono di più di quelle chiare.
Dedichiamo loro un piccolo spazio di riflessione.
Come sempre comincio io..e spero..continuo a sperare..che qualche voce lontana si unisca.

La prima idea confusa che mi viene in mente è quella sul DIRITTO ALLA SOPRAVVIVENZA.
Ci siamo cresciuti un po' tutti con questa idea che per il solo fatto di nascere si acquisisce anche il diritto di rimanere in vita. Non si può non avere niente da mangiare. Non si può non avere un vestito per coprirsi. non si può non avere un lavoro..sarebbe ingiusto perchè quello al lavoro è un diritto..etc..etc...
Bhè..mi sa tanto che non è così. Che questa idea ce la dobbiamo togliere dalla testa. Non ci deve niente nessuno. Il diritto alla sopravvivenza non esiste.