25 giu 2007

Il tempo dei banchetti

Questo è il tempo dei banchetti. Comunioni, cresime, matrimoni come se la gente non avesse altro da fare. Concedetevi qualche minuto, appena ne avrete l'occasione, per osservare la gente ad un buffet: è una fantastica metafora dell'esistenza umana.
I partecipanti si dividono, generalmente, in tre categorie:
1) Le cavallette. Splandida metafora degli arraffoni, arrampicatori sociali, egoisti etc etc. Si gettano sul cibo totalmente incuranti del prossimo. Riempiono i loro piattini di plastica fino al limite con gesti rapidi. Non si fermeranno mai a riflettere:"Ma se io mangio tutto questo, forse non ne lascio a sifficienza agli altri". Ed è un po',in fondo, l'atteggiamento di tutto il mondo sviluppato nei confronti di quello "povero". Utilizziamo tutte le risorse di cui abbiamo bisogno..che ci importa se a causa nostra il resto del mondo muore.
In genere, numericamente, questi sono la maggior parte.
2) I nobili. Altra fantastica metafora di quelli che si sentono superori a certe dinamiche e che non si mischierebbero mai con certa plebaglia. In genere vanno ai buffet "già mangiati". Li vedi seduti, che sorseggiano un prosecco e che si guardano intorno un po' divertiti e un po' schifati. Sarebbero un po' come la classe dirigente che fa finta di essere in mezzo al popolo...ma in realtà lo snobba.
Da non confondere, attenzione, con quelli che semplicemente si vergognano di tuffarsi nella mischia, per l'educazione ricevuta o per un semplice fatto estetico. Questi sono gli alternativi.
Entrambe le categorie sono poco numerose.
3) Gli emarginati. Bellissimi. Invece di buttarsi sul cibo si buttano sull'alcol. E fumano 300 sigarette. Mangiano solo se avanza qualcosa e quando tutti gli altri si sono allontanati. In genere vanno d'accordo con gli alternativi. Il numero di questi soggetti varia enormemente secondo il contesto.
Io, in genere, mi schiero tra gli alternativi...ma anche questo sta cambiando.

19 giu 2007

L'entropia della magia

Un guizzo di schiuma negli occhi secchi
e gocce di cannella nella bocca asciutta

"Due righe su un foglietto stropicciato nella tasca nei pantaloni. Un messaggio lasciato da qualcuno con discrezione. Una dichiarazione d'amore. Ma chi le fa più oggi queste cose. Deve essere un pazzo..o un poeta"...così pensava Veronica passeggiando sul lungo mare.."Lasciamo stare"
Vabbè..un po' di magia persa.


Luca cammina per un vicoletto puzzolente di Firenze. Giornata pesante in facoltà.
I pensieri rivolti alla tesi, al professore bastardo...uffa che caldo.
Ragazza dagli occhi verdi lo sfiora passando in bicicletta. Dallo zaino le cade un quaderno ma non se ne accorge.
Luca lo raccoglie. C'è nome, cognome e indirizzo. Gira l'angolo e si ferma dal fioraio. Compra una gerbera rossa, la infila tra le pagine del quaderno e lo porta all'indirizzo.
Lascia anche un biglietto..due righe sugli occhi verdi della ragazza.
Meno male..un po' di magia ritrovata.

Appello: Aiutateci a mantenere costante il livello di magia.

Dedicato a Luca mou!

12 giu 2007

Le idee confuse, numero due

Quante leggi assolute esistono sull'amore.
Una rete di stereotipi dalla quale non si può uscire senza scontrarsi con il concetto di "normalità".

...se non sei geloso/a non mi ami...
...se prefrisci uscire con i tuoi amici non mi ami...
...se non mi dici che mi ami non mi ami...
...se mi tradisci non mi ami...
...se non ti ricordi il mio compleanno, il nostro anniversario..non mi ami...
...non si possono amare due persone contemporaneamente...

"Se raccontassi ad i miei amici questa storia mi darebbero sicuramente ragione, perchè il tuo comportamento non è normale"
Ma io..io..non sono normale..perchè mi dovrei comportare in modo normale?

5 giu 2007

La corda sotto un equilibrista

I miei piedi sono sulla tua testa.
E sulle tue braccia aperte faccio un passo avanti e uno indientro..uno avanti..uno indietro.
Da qui non posso scendere..posso solo cadere.
Lo senti come tremano le mie gambe? Sono meno immobile di quello che credi.
Ho paura. Un equilibrista ha paura. Adesso lo sai.